Sulle prime avrete un po’ di difficoltà a capire cosa sia questo Alive. E anche dopo che lo avrete scoperto vi sarà difficile definirlo. Cinque grandi vetrine in cui si accavallano oggetti, libri, abbigliamento, situazioni, idee. Potrebbe essere un negozio di abbigliamento un po’ glam rock viste le magliette con teschi di pirati e glitter vari, poi però se spostate lo sguardo un po’ a sinistra nella vetrina adiacente vi trovate di fronte a uno scintillante modello di fixed bike con tanto di prezzo esposto. Allora vi dite, ok è un concept store, una specie di showroom. e invece no, perché spostando ancora di più lo sguardo vi appare una signora sui quaranta che beatamente si sta godendo uno shampoo prima di passare al taglio e piega. Quindi è un parrucchiere? Si anche, ma allora tutti quei libri e i divanetti e la macchina per il caffè? Insomma Alive è un parrucchiere-negozio di tendenza-concept store-salottino pre e post taglio. E’ tanto indefinibile e ibrido quanto particolare per questa sua natura svincolata dalle etichette. E a dirla tutta, è bello così.
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